Nuova Riveduta:

Genesi 44:13

Allora quelli si stracciarono le vesti, ognuno ricaricò il suo asino e tornarono alla città.

C.E.I.:

Genesi 44:13

Allora essi si stracciarono le vesti, ricaricarono ciascuno il proprio asino e tornarono in città.

Nuova Diodati:

Genesi 44:13

Allora essi si stracciarono le vesti, ricaricarono ciascuno il suo asino e tornarono nella città.

Riveduta 2020:

Genesi 44:13

Allora quelli si stracciarono le vesti, ognuno ricaricò il suo asino, e tornarono alla città.

La Parola è Vita:

Genesi 44:13

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 44:13

Allora quelli si stracciarono le vesti, ognuno ricaricò il suo asino, e tornarono alla città.

Ricciotti:

Genesi 44:13

Allora, strappatesi le vesti, e ricaricati gli asini, ritornarono in città.

Tintori:

Genesi 44:13

Allora stracciatesi le vesti e ricaricati gli asini, essi tornarono in città.

Martini:

Genesi 44:13

Ma quelli, stracciatesi le vesti, e ricaricati gli asini, se ne ritornarono in città.

Diodati:

Genesi 44:13

Allora essi stracciarono i lor vestimenti; e, caricato ciascuno il suo asino, tornarono nella città.

Commentario abbreviato:

Genesi 44:13

Capitolo 45

Il comportamento di Giuseppe per stare con i suoi fratelli e provare il loro affetto verso Beniamino Gen 45:1-17

La supplica di Giuda a Giuseppe Gen 45:18-34

Versetti 1-17

Giuseppe mise alla prova i suoi fratelli per vedere come trattavano Beniamino e se invidiavano o odiavano l'altro figlio di Rachele visto che già lo fecero una volta. Inoltre se avevano la stesso atteggiamento verso Giacobbe, loro padre, come avevano fatto. Trovando la coppa a Beniamino essi potevano rendere il pretesto per lasciarlo come schiavo. Ma non possiamo giudicare gli uomini per quello che fecero nel passato, né come si comporteranno in base al loro passato. Il servo li incolpò di essere stati ingrati verso Giuseppe ricambiando il bene col male e di avere stoltamente rubato una coppa di uso giornaliero la cui assenza sarebbe stata immediatamente notata, poiché così si legge: "Non è questa la coppa nella quale il mio signore beve e verso cui ha un particolare affetto e che avrebbe ricercato fino in capo al mondo? O, per mezzo della quale, lasciandola imprudentemente sulla tavola, avrebbe provato se eravate uomini onesti o no? Essi si gettarono a terra invocando la clemenza di Giuseppe e si appellarono alla giustizia divina, forse pensando all'offesa che essi avevano precedentemente fatto a Giuseppe, per la quale pensavano che Dio adesso gliene chiedeva conto. Anche nelle afflizioni dove pensiamo di avere fatto un torto agli uomini, dobbiamo ritenere che Dio è giusto e scopre il nostro peccato.

Riferimenti incrociati:

Genesi 44:13

Ge 37:29-34; Nu 14:6; 2Sa 1:2,11; 13:19

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